Marciano Della Chiana in provincia di Arezzo Toscana
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Comune di Marciano Della Chiana

provincia di Arezzo

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MARCIANO DELLA CHIANA

Il territorio comunale di Marciano della Chiana ai estende per kmq 23,74 su modeste ondulazioni collinari, ricche di coltivazioni, tra il Canale Maestro della Chiana a est e il torrente Esse a sud - ovest. Fu una corte fortificata e divenne sede di comunità nel 1775. Marciano, come conferma il ritrovamento di una tomba ipogea avvenuto nel 1830, fu un centro etrusco quasi certamente gravitante sulla lucumonia di Chiusi, poi una colonia romana. Ricordato nell' XI secolo come corte fortificata, nel 1181 fu donato al capitolo della cattedrale di Arezzo e ad esso confermato dieci anni dopo da un privilegio di Arrigo VI; successivamente ne divennero signori i Tarlati che mantennero il possesso di Marciano fino al 1384 quando Arezzo e il suo contado furono acquistati dalla repubblica fiorentina; in questa occasione i marcianesi si resero protagonisti di un'insolita, anche se debole, forma di resistenza alla conquista fiorentina che però valse loro onorevoli condizioni di resa e la conservazione della loro giurisdizione civile. Aggregato alla podesteria di Foiano nel 1417, quale castello di frontiera venne particolarmente fortificato durante il XV secolo; nel 1439 subì l'assalto del capitano di ventura Bernardino della Carda che se ne impadronì per breve tempo e nel 1554 nei suoi dintorni sul colle di Scannagallo si svolse la battaglia, decisiva per le sorti della repubblica di Siena, tra l'esercito mediceo - spagnolo e quello franco - senese: a ricordo dell' evento Cosimo I fece erigere sul luogo un tempio, opera di Bartolomeo Ammannati, intitolato a Santa Vittoria. L'economia di Marciano nel passato si basava essenzialmente sull'agricoltura, soprattutto dopo che la progressiva bonifica della piana, con gli interventi compiuti negli ultimi anni del Settecento, rese migliori le condizioni di vita e la produttività della zona; cereali, foraggi, viti, olivi e gelsi erano le colture più fiorenti e molto praticato era l'allevamento del bestiame (bovini e ovini). Ancora oggi nel comune di Marciano, sprovvisto di consistenti impianti produttivi - nella zona operano solo un mangimificio e alcune aziende artigiane nel settore dei mobili -, l'agricoltura conserva un ruolo importante nell'economia locale, con una buona produzione di frumento, uva, olive, barbabietola da zucchero, tabacco, ortaggi e frutta. Discreto è il patrimonio zootecnico (suini e avicoltura). La popolazione totale del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 2.401 unità con una densità di 101 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le epoche precedenti gli abitanti della comunità erano passati dai 764 del 1351 ai 1.422 del 1745; nel 1830 risiedevano nel territorio 1.790 abitanti che salirono a 2.591 nel 1881 e a 2.941 nel 1936. Al censimento del 1951 la popolazione totale del comune era lievemente diminuita passando a 2.915 unità; più accentuato è il calo demografico nel 1961 con 2.084 unità e pressoché stabile è la situazione al censimento del 1971 con 2.044 unità. Una certa ripresa si aveva comunque gia' nel 1981, con 2.181 abitanti.

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